
Micol Olivieri si concede una colazione al bar alle 8.25 del mattino. Seduto accanto a lei c’è un ragazzo che emana odore di alcol. “Ho un problema serio con le puzze… – commenta nelle Instagram stories – lo schifo per tutto quello che è il non avere rispetto del proprio corpo”. Le sue parole hanno scatenato inevitabilmente l’indignazione di alcuni utenti, che hanno ritenuto superficiali ed insensibili le sue riflessioni. Un commento tira l’altro, fino alla necessità di giustificarsi di fronte ai severi giudici del web.
L’ex protagonista de I Cesaroni è corsa ai ripari e ha difeso la categoria degli influencer – generalmente etichettati come poco intelligenti – e rivendicando il diritto di parola. La romana deve essersi resa conto immediatamente dell’effetto negativo della sua invettiva, tanto da condividere una story dopo l’altra. Con l’intento, chiaramente, di autoassolversi. L’approccio al tema è mutato in pochi minuti: prima indignazione e disgusto, poi dispiacere e comprensione, infine rabbia e frustrazione.
Micol Olivieri esagera, poi si riprende: “So di cosa parlo”
Andiamo per ordine: Micol Olivieri è tornata operativa sul suo profilo Instagram, dopo diverse settimane di relativo silenzio, spiegando ai suoi followers di aver lasciato il bar alle 8.25 del mattino con un forte senso di nausea. Un malessere scaturito dalla presenza di un ragazzo che emanava un acre odore di alcol. “Uno schiaffo a tutte quelle persone che lottano contro malattie e patologie” – il suo primo commento. Si è ripresa in calcio d’angolo: “Poi mi dispiace, perché mi rendo conto che dietro c’è una sofferenza”.
Dopodiché, è passata all’ennesimo autogol: “Non l’avreste mai detto, non aveva la faccia da alcol“. Insomma, una gaffe dopo l’altra. Diversi utenti devono aver contattato l’attrice in direct, poiché – nel giro di qualche minuto – l’attrice ha condiviso altre stories, cercando di approfondire il suo punto di vista. “Ho aperto una maxi tematica” – la presa di coscienza, seguita dall’attenuante: “So di cosa parlo”.
Una persona (o più persone) vicine a lei – stando al suo racconto – avrebbero effettivamente abusato di droga e alcol, motivo per cui si è sentita in diritto di esprimere la sua opinione. È poi saltata di palo in frasca, come si suol dire, difendendo con fervente convinzione la categoria degli influencer. Ha rimproverato chi giudica affrettatamente gli “imprenditori digitali” come figure vuote, impreparate e poco intelligenti. Ha inoltre ricordato come tutto ciò che apprendiamo facilmente sui social media nasca dalla selezione dei contenuti da parte dei diretti interessati.
“Pensare che la categoria degli influencer e content creator siano tutti ritardati che si mettono qui a parlare è oggettivamente sbagliato”. In merito alla “faccia da alcol”, ha chiarito come l’abuso prolungato di superalcolici possa effettivamente provocare l’insorgenza di gonfiore, capillari rotti ed una serie di segnali che diventano specchio della dipendenza. Dopo qualche ora dal suo inaspettato dibattito, Micol ha pubblicato un video per sponsorizzare un modello di aspirapolvere, con il sorriso stampato sul volto.