Incel, un giorno nel 'Forum dei Brutti': frustrazione e odio verso le donne (che chiamano "non persone")

"Vedo tanti ragazzi, giovani anche, odiare le donne e inneggiare a Turetta. L'avete notato anche voi?". "Una cosa bellissima", "chi semina vento raccoglie tempesta". È uno scambio - uno dei migliaia - sul 'Forum dei Brutti', la più grande community italiana di incel, termine di origine anglofona che impazza da giorni nel nostro Paese, portato alla ribalta dalla serie Netflix "Adolescence".

"Da quando è uscita la serie sugli incel, sui social l'argomento è diventato un trend" fa notare uno degli iscritti, aggiungendo un dettaglio fondamentale: "La Redpill piano piano si sta diffondendo e tra poco tutti gli uomini saranno consapevoli, ed è lì che il sistema femminista comincerà a scricchiolare. Mi fa ridere che nei commenti parlino di incel come creature mistiche che esistono solo online, quando incel potrebbe essere anche loro fratello, loro cugino o anche un compagno di classe o un collega di lavoro. Non capiscono di quanti maschi siano preclusi dalla sfera affettiva, non siamo una nicchia ma siamo più di quanto sembra".

Chi sono gli incel 

Uno sfogo, questo, che sintetizza perfettamente gli aspetti principali del "celibato involontario" - questa la traduzione della parole incel - che è a tutti gli effetti una condizione di sofferenza psicosociale, oltre che un fenomeno macrosociale che in Italia riguarda centinaia di migliaia di persone. Ne abbiamo parlato con Marco Crepaldi, psicologo e autore del libro "Il fenomeno degli incel e la Teoria Redpill". Per prima cosa Crepaldi dà una definizione precisa: "Gli incel sono maschi eterosessuali che non riescono ad avere una vita sessuale e sentimentale con le donne, questo gli provoca una grave sofferenza sia dal punto di vista dell'autostima che del riconoscimento sociale, solo in via secondaria da un punto di vista biologico. Si sentono non desiderati, di conseguenza privati del loro essere uomini". 

L'incel, dunque, non riesce a sbloccarsi a livello sessuale - perché mancante o carente di qualità socioemotive - e ne soffre, anche perché sulla verginità maschile socialmente c'è ancora un grande stigma e superati i vent'anni inizia a diventare motivo di profonda vergogna. La colpevolizzazione della donna, la misoginia, l'aggressività, sono tutti elementi che subentrano - ma non è detto - in un secondo momento, cioè quando si va a ricercare soluzioni online, in community di persone simili. Lì si creano delle subculture che prendono derive tossiche, la sofferenza psicosociale si tramuta in un comportamento passivizzante, autocommiserante, e avviene l'esternalizzazione della colpa. La colpa di questo rifiuto viene attribuita alla donna, con tutto quello che ne consegue, arrivando a livelli di frustrazione e odio altissimi.   

Cos'è la Redpill 

A questo punto subentra la Redpill, e qui Crepaldi fa una precisazione importante: "L'errore principale è confondere l'incel con la Redpill, come se fossero una cosa sola. L'incel è una condizione psicosociale, la Redpill un'ideologia. Viene aderita soprattutto dagli incel, sì, ma non tutti gli incel sono 'redpillati', solo quelli dei forum. La Redpill è un'interpretazione della realtà molto riduzionista - spiega - che descrive quali sono gli elementi di selezione sessuale delle donne. I criteri, secondo questa teoria, sono l'aspetto fisico, a cui viene dato moltissimo risalto, e lo stato socio-economico. Nelle forme più estreme si sostiene anche che le donne siano attratte dai narcisisti, persone aggressive e manipolatorie, non dando opportunità ai ragazzi più gentili e dolci. Anche qui la colpa viene attribuita esclusivamente alla donna". Dunque, sintetizzando, nelle comunità incel è la Redpill che detta legge. La donna sceglierebbe il partner solo se molto bello, ricco, con una posizione sociale importante, un lavoro di rilievo ed eventualmente anche aggressivo e narcisista, escludendo loro, che si descrivono come vittime. Un utente, sul forum, risponde a chi chiede come avere più carisma con le donne: "Per attirare le donne devi fare il narcisista, avere i soldi, farti il più bello possibile e avere uno status sociale alto". Aggiunge un altro: "In questa società l'unico modo per avere più carisma è prendere il porto d'armi ad uso personale".

I 'redpillati' - ovvero quelli che figurativamente hanno preso la "pillola rossa" e aperto gli occhi su questa realtà "crudele" in cui sono le donne a scegliere e ad escluderli come partner sessuali, al contrario dei 'bluepillati' che invece preferiscono continuare a vivere nella menzogna, credendo che le donne preferiscano gli uomini gentili e simpatici - considerano comunque l'ipotesi di evolvere e uscire dalla condizione di incel, migliorando esteticamente oppure diventando influenti o ricchi. L'ultimo stadio, invece, è rappresentato dai 'blackpillati', convinti invece di non potersi mai sbloccare e di essere condannati per sempre a questa condizione.  

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"Se sei brutto non hai nessuna possibilità"

I fattori socioemotivi, fondamentali per arrivare a un approccio sessuale e instaurare una relazione affettiva, non vengono minimamente considerati dagli incel redpillati. Il saperci fare, il fascino, la simpatia, la gentilezza, l'empatia, non sono contemplati. Gli incel tendono a far coincidere la loro condizione con la componente fisica, perché è l'unica che percepiscono come esterna al controllo. Si identificano come brutti, commiserandosi. Hanno bisogno di dare la colpa a qualcosa di esterno, restando passivi e provando così ad allontanare la sofferenza (questo è un meccanismo disfunzionale di difesa), dunque "se sei brutto non puoi avere nessuna chance e non dipende da te". Da qui una vera ossessione per l'aspetto fisico - molti sono dismorfofobici - tanto che nel forum si danno dei voti, esteticamente, e questa valutazione è il loro unico parametro. Difficile trovare qualcuno che si dia più di 5. 

"Np", le non persone: così vengono chiamate le donne

Appena si entra nel Forum dei Brutti c'è l'invito a leggere il regolamento. Non bestemmiare, niente immagini porno, discutere in maniera civile e senza insulti, non aggredire vecchi e nuovi utenti, vietato propagandare il suicidio, vietato propagandare la pedofilia, vietato propagandare omicidi e inneggiare ai killer, vietato propagandare razzismo e superiorità di un gruppo umano rispetto a un altro. La parola donna non compare mai, pur essendo il fil rouge della community. Basta leggere un paio di discussioni per capire il motivo. 

Di donne si parla, eccome. Vengono chiamate "np", acronimo che sta per "non persone". "Ma voi ci provate con le np?" chiede un utente, a cui qualcuno risponde: "Ho smesso, fa male giocare d'azzardo. Tanto qual è il premio? Una italiota ritardata con 40 di iq, con un sistema legale e culturale ginocentrico e misandrico? No grazie, lo lascio agli altri questo girone infernale del dating odierno: divertitevi raga! Mi raccomando, lottate per la cessa obesa ne*** più bella che trovate, eh". C'è anche una discussione ad hoc, "Come trovare una non persona". Ecco il vademecum: "In primis lookmaxare (cercare di migliorare il proprio aspetto, ndr) al 100%, trovare un lavoro che vi dia un minimo di soldi. Avere foto più belle possibili su Instagram (se non avete un profilo o ha tipo 100 follower compratevi 500 follower fake italiani online) e ogni giorno seguire np nuove della vostra zona e scrivere a quelle che vi mettono like ed eventualmente Tinder se volete tentare pure lì". 

Libero sfogo alla misoginia: "Se non volete essere accoltellate iniziate a corteggiarci"

Il livello di frustrazione è molto alto in questi forum e si amplifica di discussione in discussione, fino ad arrivare in alcuni casi alla misoginia più sfrenata e violenta. Leggendo altri commenti di incel sulla serie "Adolescence", si incappa in messaggi agghiaccianti, come questo: "Se davvero vi interessasse della violenza, prendetevela con i ne*** musulmani e non rompete le palle a noi incel che stiamo tutto il giorno chiusi in casa a non fare male a una mosca. A differenza di voi ginoidi che a suon di rifiuti fate suicidare migliaia di maschi ogni anno. Se ci deste la f*** facilmente ci sarebbero meno suicidi. Ogni suicidio maschile è quindi un omicidio fatto da donne". E un altro: "Se non volete essere accoltellate cedete il vostro privilegio femminile e iniziate a corteggiarci voi. Non volevate l'uguaglianza totale?". E un altro ancora: "Sento il bisogno di odiare le donne. Vederle come l'origine del proprio male interiore, diviene un'attività in grado di generare un sollievo mentale. Se non puoi batterli unisciti a loro. In questo caso se non puoi batterli, battile (possibilmente con una spranga/ mazza chiodata)".

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Uomini che odiano le donne: come evitare la guerra di genere

Ovviamente questi sono gli esempi più estremi della misoginia che si può trovare in queste community. E provare anche solo a comprendere tale violenza nei confronti delle donne è complesso e faticoso. Per non cadere nel facile qualunquismo, però, e non alimentare una guerra di genere, è necessario fare una riflessione più profonda, che vada oltre alle derive subculturali del web. In questo dà un'illuminante interpretazione Marco Crepaldi: "Se considero un incel solo come quello violento e misogino, non sto capendo niente del fenomeno. L'incel può essere anche quello, ma principalmente è l'uomo timido e insicuro, con un blocco psicosociale, che non odia le donne e non estremizza la colpa, solo non riesce a sbloccarsi sessualmente e ne soffre, si vergogna - spiega - non sa con chi parlarne". Il problema è proprio quello e la soluzione è evitare che vada a rifugiarsi in comunità online che non fanno che autoalimentarsi di odio e frustrazione. 

Diventa necessario, allora, parlarne in modo diverso, fare corretta informazione, abbattere stigmi come la verginità maschile e quel machismo che, in fondo, ancora tiene banco. 

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