
Giacomo Urtis è un personaggio istrionico e decisamente esuberante. I suoi siparietti sui social lasciano sempre un sorriso a chi li guarda. Tra il serio e il faceto il chirurgo dei vip sponsorizza le sue aziende e gli interventi estetici. Tantissimi sono i vip che passano a trovarlo nei suoi studi diffusi tra Roma e Milano. Molti quelli che si prestano a balletti ironici e scenette simpatiche. Oggi, sui suoi profili social, due personaggi molto noti hanno lanciato uno scoop riguardante proprio Giacomo Urtis. Si tratta di Alfonso Signorini e Biagio D’Anelli. I quali hanno voluto svelare l’ennesimo ritocco a cui vuole sottoporsi Giacomo Urtis.
La notizia pare sia l’intervento di rifacimento del seno. Non è poi una gran notizia, trattandosi di Urtis. Direte voi! E invece la notizia c’è e si cela dietro ad un intervento che cambierà radicalmente l’aspetto del noto chirurgo. Se fino ad oggi infatti Urtis mantiene un aspetto decisamente androgino, con il rifacimento del seno, la sua dimensione estetica virerà maggiormente verso la figura femminile. Pare addirittura che abbia deciso di orientarsi verso la quarta misura. Insomma Giacomo Urtis porta avanti la sua filosofia lavorativa che spesso rasenta l’estremo.
La strana filosofia lavorativa adottata da Giacomo Urtis
Infatti, secondo il chirurgo dei vip, per convincere i proprio clienti a fidarsi è lui stesso a doversi sottoporre agli interventi estetici che propone. Chissà se questa decisione di rifarsi il seno sia solo la volontà di cambiare nuovamente o se si vuole assecondare il desiderio di un partner?. Sta di fatto che la curiosità è tanta e Urtis saprà, certamente, come stupirci.
Nel frattempo continuano le domande sul fatto se sia giusto o meno porsi dei limiti. Capire se cedere a tali ritocchini stia diventando solamente un’ossessione e non più una reale necessità. Difficile comprendere la psicologia dietro alla voglia di cambiare. Sicuramente c’è il desiderio di piacersi di più. Ma seguendo quali canoni estetici? Forse un chirurgo estetico, oltre a sponsorizzare il proprio lavoro, dovrebbe anche capire quando sia giusto imporre un limite.