
Ai cittadini italiani basterà esibire la carta di identità, per l'espatrio in alcuni Paesi al di fuori dell'Unione europea: questo grazie a nuovi accordi bilaterali con alcuni Stati, come accade nei Balcani. Sono alcuni degli aggiornamenti previsti dalla Farnesina con il pacchetto cittadinanza, che comunque "non prevede modifiche sostanziali per rilascio passaporti e carte d'identità". Si tratta di misure che puntano a modernizzare l'erogazione di servizi, con modifiche di carattere formale alla legge sui passaporti, che risale al 1967, affinché sia coerente con standard internazionali utilizzati negli ultimi anni.
Ad esempio si abrogano formalmente le norme che prevedevano la possibilità di prorogare la durata del passaporto senza cambiare il libretto. Questa prassi non è più applicata da anni, visto che i passaporti devono essere leggibili dalle macchine a lettura ottica negli aeroporti: quindi la scadenza iniziale non può essere modificata da un timbro in un'altra pagina. Già da adesso i passaporti non sono più rilasciati con validità di cinque anni rinnovabili, ma con validità direttamente per dieci anni e i cittadini dovranno dunque continuare a dover rifare il passaporto dopo la sua scadenza, così come già accade. C'è stato inoltre il via libera al disegno di legge collegato alla manovra per il 2025, con un rafforzamento delle misure di sicurezza legate al rilascio dei passaporti: saranno dotati di microprocessore con dati biometrici, comprese di fotografia e impronte digitali.
Si abrogano - anche qui si tratta ormai solo di formalità - anche le norme sul passaporto collettivo (che già negli standard internazionali non è più accettato) e "ci sono - aggiunge la Farnesina - altre modifiche minori per i cittadini all'estero. Ad esempio si autorizzano i consolati ad emettere dichiarazioni di viaggio per i minori nei casi in cui i Paesi esteri dove i minori debbano viaggiare richiedano questo tipo di atti. Oppure, si impone a chi smarrisce o subisce il furto del passaporto all'estero di fare denuncia anche alle autorità di polizia del Paese dove si trovano, per evitare abusi e consentire che ci sia segnalazione del furto anche nei sistemi dello Stato estero dove avviene il furto (in caso di impossibilità o di difficoltà di fare la denuncia, però il consolato può comunque procedere al rilascio del passaporto sostitutivo al cittadino)"
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